Paganini Horror
Nazione/Anno: Italia 1989
Genere:
Horror/Giallo
Regia:
Luigi Cozzi
Personaggi principali:
Silvia (Daria Nicolodi), Kate (Jasmine Main), Sig. Pickett (Donald Pleasence),
Rita (Luana Ravegnini), Daniel (Pascal Persiano), Lavinia (Maria Cristina Mastrangeli)


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Da premettere che il grande violinista e compositore del '800, Niccolò Paganini, non ha nulla
a che vedere con l'agognato mondo dei b-movie, è solo un soggetto preso in considerazione
come fonte d'ispirazione del film.
La storia comincia con una bambina che entra in un bagno e, all'improvviso (così senza senso),
getta un fono nella vasca dove si accingeva a fare il bagno la mamma ormai divampata
a causa del contatto tra il fono e l'acqua, sprigionando un effetto speciale di fulmini
ed elettricità a dir poco sublime. Ma questa scena non c'entra niente con il resto del film,
viene ricollegata dopo, verso la fine, ma a noi non ce ne frega niente.
La vicenda procede con un ragazzo, Daniel, che per evitare di far finire nella merda una band
glamour-pop-industrial in declino, riceve da un signore (l'impersonificazione del Demonio,
come voleva far intendere il film, ma con scarso successo) un'antico spartito, composto
da Paganini dopo aver venduto l'anima al Diavolo in cambio di fama e successo.
I malcapitati, nonostante la consapevolezza della macumba che gravava sullo spartito,
decidono di girare un video-clip musicale, sulle note dello spartito maledetto,
nella "Casa del Sol", a Venezia, dove aveva vissuto il celebre violinista (indubbigni forte!!!!).
Iniziano, così, a girare il video, con la supervisione di uno staff numeroso (il regista e
la produttrice) e una scenografia sensazionale con manichini, veli, occhi di cartone
e una batteria sullo sfondo che non serve a niente.
Dal quel momento inizia la serie di omicidi ad opera del violinista resuscitato al fine
di saldare il prezzo del successo attraverso la morte, con il suo violino alla James Bond,
le cui corde sono ricavate dalle interiora della moglie di Paganini, uccisa da lui stesso
per estinguere il patto con Satana. Che fantasia.
Dopo le prime vittime, il gruppo di superstiti si ritrova in una stanza, le cui pareti sono
imbrattate con formule matematiche tipo: E=m*c^2 o grandezze vettoriali, senza logica
forse per evocare lo spirito di Einstein. Nella stanza trovano le ceneri di Daniel (boh,
non si sa perchè
), riconosciuto per via del suo anello rimasto intatto, e alla frase
pronunciata dal regista: «un uomo non potrebbe ridursi in un mucchio di cenere in pochi minuti,
neppure se il Diavolo, all'improvviso, uscisse dall'inferno e con i suoi poteri......UHAAAAAHHHH!!!!»

si apre una voragine nella stanza e la frontwoman della band, tralaltro irritante per il suo
modo di recitare, sprofonda negli abissi più remoti dell'oscurità. Il regista, nel soccorrere
la sventurata, prende una scarica elettrica simile all'effetto speciale obbrobrioso della
scena del fono a inizio film.
Nell'udire un'effetto sonoro nauseabondo, condito da riprese a 360°, decidono di scappare.
Il regista e una componente della band salgono a bordo di un'auto, lasciando appiedati
il resto del gruppo (perchèèè!!! che cazzo di egoisti). E, tuttauntratto, vengono travolti
dalla solita scarica elettrica per via di una parete invisibile di energia che fa esplodere l'auto
SPETTACOLARE!!!!!...
A Kate, la più irritante del gruppo, viene un lampo di genio: «scacciamo questa maledizione
nell'identico modo in cui l'abbiamo evocata... suonando la musica di Paganini che Daniel ci
ha dato, sono convinta che nelle note ci sia una costruzione matematica»
(ecco
spiegato le formule scritte nella stanza). Ma a quanto pare questa teoria non funziona,
la barriera di energia è ancora lì. Ormai sono destinati tutti a morire.
Solo la fastidiosa Kate soppravvive, come? Sorge il Sole e lo spirito di Paganini prende fuoco
a contatto con la luce solare (ma perchèè!!! non è un vampiro!!!!) trasformandosi
in una chiave di violino che prende forma dalle sue ceneri. Non poteva finire meglio di così.
Belzebù, sangue, campi di forza, pareti di energia, formule matematiche, esplosioni sono tutti
gli ingredienti necessari per un b-movie perfetto da intrattenimento, accompagnato magari
da una birra e da una allegra compagnia. W il Brutto.

By Don Pepo Esposito


Frasi celebri

Il regista a Silvia: "sono felice, è il mio lavoro...SPAVENTARE!!!! Lavinia: "e il mio, invece, è quello di pagare, pagare, pagare..."

Elena, in preda al panico dopo l'eslposione dell'auto: "c'era un muro, un muro invisibile", Lavinia: "ma no, ma tu sei pazza!" Elena: "è come ti dico io, un muro, una parete di energia"

Kate, prima di suonare il violino per scacciare la maledizione: "FORZE DEL MALE RITORNATE DA DAVE SIETE VENUTE, ANDATEVENE! ONE, TWO...ONE, TWO, THREE..."

Silvia, rivolta allo spirito di Paganini: "SPIRITO DEL MALE, TI DETESTOOOO!!!! LASCIAMI STARE, VOGLIO MORIRE, NO BASTA VATTENE, SPARISCI, VATTENEEEE!!!...AAAAAHHHHHH!!!"

 

Alcuni spezzoni tratti dal film "Paganini Horror"

 

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